E’ nell’ordine naturale dei fenomeni aziendali attraversare un periodo più o meno prolungato in cui l’impresa incontra elementi di difficoltà; l’origine può avere varie fonti: uno sfavorevole andamento del mercato, tecnologia obsoleta, concorrenza sleale, saturazione del business di riferimento, scelte imprenditoriali che a distanza di tempo si sono rilevate non adeguate. Da un punto di vista prettamente contabile la crisi ha origini quando il valore della produzione non è in grado di remunerare il complesso dei fattori produttivi, compreso il capitale di rischio, in altri termini quando l’azienda consegue risultati economici negativi.
Diverso è il caso in cui pur conseguendo risultati positivi l’impresa è a corto di disponibilità finanziarie e non riesce a rispettare gli impegni con i fornitori, gli investitori, i finanziatori e per ultimo, ma non per importanza, l’erario. Creditore quest’ultimo tutt’altro che marginale vista la riforma delle procedure concorsuali in cui esplicitamente obbliga i creditori istituzionali (Inps, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Entrate-Riscossione, Inail) a comunicare all’OCRI (organismo per la composizione della crisi) i debitori rimasti indietro con i pagamenti qualora superino determinate soglie. Se l’asfissia finanziaria con i giusti accorgimenti può essere facilmente evitata, più problematica è quella contabile-economica.
L’imprenditore ha il dovere di istituire un assetto organizzativo adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale.
Un piano di ristrutturazione tende a ripristinare quelle condizioni di equilibrio economico-patrimoniale-finanziario che sono venute meno per effetto del verificarsi di uno od alcuni degli accadimenti sopra descritti e che sono alla base della permanenza dell’azienda stessa sul mercato. In alcuni casi sono bastevoli piccoli accorgimenti in altri invece occorre rivalutare l’intero assetto organizzativo e provvedere magari con un’operazione straordinaria sull’impresa. Tutto ciò non garantisce il sicuro raggiungimento degli scopi ma realizza i presupposti, il terreno fertile, perchè l’azienda possa prosperare. Con un’analisi accurata ti indicheremo la strada maestra perchè tu possa continuare a lavorare e crescere.
“Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo”.
(Winston Churchill)